Anticipazioni sul programma di trasformazione digitale finanziato dall’Unione Europea
Entro Dicembre sarà approvato, o meno, il nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP), ovvero il bilancio a lungo termine della durata di 7 anni stabilito dall’Unione Europea. Si tratta sostanzialmente di un piano di investimento per l’attuazione di politiche a favore dei cittadini dell’Unione, in diversi ambiti come occupazione, cambiamento climatico, diritti sociali, sicurezza ed anche sfide digitali, punto su cui ci focalizzeremo in questo articolo.
Per ognuna di queste categorie saranno previsti dei tetti di spesa e delle priorità, degli obiettivi.
Questi finanziamenti corrispondono a circa il 93% di tutto il bilancio dell’EU e vanno a beneficio dei singoli cittadini, delle imprese, delle città, delle regioni, delle università.
Le priorità e gli obiettivi del QFP si rifanno inoltre ad un altro importante documento programmatico, L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile sottoscritta nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. L’agenda ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – che riconosce nella nostra epoca, nonostante costellata da grandi sfide sociali ed ambientali, un’epoca di grandi opportunità grazie alla diffusione dei mezzi di comunicazione e d’informazione di massa e l’interconnessione globale che permettono di accelerare il progresso, di colmare il digital gap e di sviluppare società basate sulla conoscenza, così come lo consentono le scoperte scientifiche e tecnologiche anche in settori tanto diversi fra loro quali medicina ed energia.
A questo proposito uno degli investimenti strategici di questo QFP è Il programma DIGITAL EUROPE, che ha come priorità la Trasformazione Digitale in quanto chiave per sbloccare la crescita dell’Europa. Questo programma di investimenti vuole dare il giusto ed equo supporto al quadro che si è venuto a creare grazie all’adozione della Strategia del Mercato Unico Digitale, al fine di sfruttare al meglio le numerose nuove opportunità offerte dalla trasformazione digitale.
La strategia del mercato unico digitale è stata adottata il 6 maggio 2015 ed è una delle 10 priorità politiche della Commissione europea. È costituita da tre obiettivi principali:
- Migliorare l’accesso ai beni e ai servizi digitali
Garantire ai consumatori e alle imprese un migliore accesso a beni e servizi online in tutta Europa, ad esempio eliminando le barriere al commercio elettronico transfrontaliero e all’accesso ai contenuti online e aumentando al contempo la protezione dei consumatori. - Un ambiente in cui le reti e i servizi digitali possono prosperare
Creare il giusto ambiente per le reti e i servizi digitali fornendo infrastrutture e servizi ad alta velocità, sicuri e affidabili, supportati dalle giuste condizioni normative. Tra le principali preoccupazioni vi sono la sicurezza informatica, la protezione dei dati/privacy e l’equità e la trasparenza delle piattaforme online. - Il digitale come motore di crescita
Massimizzare il potenziale di crescita dell’economia digitale europea, in modo che ogni cittadino europeo possa godere appieno dei suoi benefici, in particolare rafforzando le competenze digitali, essenziali per una società digitale inclusiva.
Il Bilancio di questo nuovo programma sarà di 9.2 miliardi di euro, che andranno a finanziare 5 aree principali:
Supercomputing, Intelligenza artificiale, Sicurezza informatica e Competenze digitali avanzate e promozione di un più ampio uso di tecnologie digitali in tutta l’economia e la società.
Supercomputing
Al Supercomputing, ovvero computer ad alte prestazioni in grado di elaborare enormi quantità di dati, saranno destinati 2,7 miliardi.
Il nuovo programma Digital Europe mirerà a rafforzare le capacità di calcolo e di elaborazione dati ad alte prestazioni dell’UE, al fine di garantirne l’uso sia in aree di interesse pubblico come la salute, l’ambiente e sicurezza, e sia dall’industria, in particolare dalle pmi.
Intelligenza artificiale
Le innovazioni basate sull’intelligenza artificiale avranno un profondo impatto sia sui servizi digitali, che nell’industria tradizionale, ma potrà anche contribuire a migliorare la vita quotidiana delle persone, ovviamente a garanzia di ciò con la costruzione di un quadro etico e giuridico adeguato.
All’AI saranno destinati 1,9 miliardi con l’obiettivo di costruire e rafforzarne l’uso da parte delle imprese e delle pubbliche amministrazioni, facilitare e rendere sicuro l’accesso e l’archiviazione di big data e algoritmi, rafforzare e sostenere le strutture esistenti che lavorano in ambito AI e incoraggiarne la cooperazione.
Cybersecurity
Come abbiamo più volte scritto nei nostri articoli, gli attacchi informatici sono in costante aumento e grazie alle nuove tecnologie diventano sempre più raffinati e si diffondono sempre più facilmente. Gli attacchi informatici possono mirare al furto di dati sensibili, al furto di denaro, possono mirare alle aziende come ai singoli, ma possono colpire anche le istituzioni democratiche stesse. Negli ultimi mesi per esempio abbiamo visto aumentare notevolmente gli attacchi anche nel settore sanitario e nel settore education.
Si rende quindi necessario, anzi fondamentale investire nella sicurezza informatica, anche per garantire il corretto funzionamento e la fiducia della strategia del Mercato unico digitale.
L’UE ha già iniziato questo percorso adottando un’ampia gamma di misure di sicurezza informatica, compresa la prima legislazione europea sulla sicurezza informatica (NIS).
I 2 miliardi di investimenti del programma Digital Europe punteranno a sostenere l’acquisto di attrezzature, strumenti ed infrastrutture avanzate per garantire la sicurezza informatica, a sostenere la condivisione delle conoscenze, buone pratiche e skills legate alla cybersecurity, a garantire un’ampia diffusione delle più recenti soluzioni di sicurezza informatica ed infine a rafforzare le capacità all’interno degli stati membri e del settore privato per un elevato livello comune di sicurezza dei sistemi di rete e di informazione in tutta l’Unione.
Competenze digitali avanzate
Il programma Digital Europe sosterrà con 700 milioni di euro la formazione a breve e a lungo termine di figure qualificate in grado di utilizzare le nuove tecnologie. Nello specifico andrà a sostenere la formazione a breve termine di categorie specifiche come imprenditori, dirigenti di piccole imprese e forza lavoro, la progettazione e l’erogazione di corsi formazione a lungo termine per studenti, professionisti IT ed infine stage e tirocini per studenti, giovani imprenditori e laureati.
Garantire un ampio uso delle tecnologie nell’economia e nella società
Il programma Digital Europe punterà alla digitalizzazione delle pubbliche amministrazioni e dei servizi pubblici come la sanità, l’istruzione, i trasporti, i settori culturali e creativi e la loro interoperabilità a livello europeo ed a facilitare l’accesso alla tecnologia e al know-how anche all’industria, in particolare alle PMI.
Prima di concludere vorremmo sottolineare, come accennavamo all’inizio dell’articolo, che i diversi programmi finanziati dall’unione europea sono comunque interconnessi tra di loro. Infatti nonostante questi finanziamenti siano specifici per queste 5 aree di cui vi abbiamo parlato, la trasformazione digitale è anche al centro di altri obiettivi e programmi, come:
- Connecting Europe Facility: per sviluppare le infrastrutture digitali, compresa la copertura ad alta velocità.
- Smart Europe: dove troviamo i Fondi europei di sviluppo regionale e di coesione che sosterranno la trasformazione digitale dell’economia a livello regionale e creeranno reti e sistemi regionali per promuovere il trasporto sostenibile, le reti energetiche intelligenti e le smart cities.
- Horizon Europe: il nuovo programma di ricerca e innovazione dove vedremo sinergie con i settori quali l’intelligenza artificiale, la robotica, l’informatica ad alte prestazioni e l’analisi dei Big Data (pensate solo all’elaborazione di milioni di dati di ricerca)
- Fondo InvestEU: in particolare nelle infrastrutture digitali, nella trasformazione digitale delle piccole imprese, nella ricerca sulle tecnologie digitali e nel sostegno all’economia sociale per beneficiare della trasformazione digitale.
- Fondo sociale europeo+ (FSE+): che contribuirà a dotare i cittadini con competenze di base adatte al nuovo mondo digitale.
Con la speranza che il QFP venga approvato, vorremmo nuovamente sottolineare che questi finanziamenti hanno un obiettivo fondamentale: quello di creare un reale impatto nella nostra società, ed è importante averlo chiaro nel momento in cui si vuole strutturare un progetto e richiedere finanziamenti, se vogliamo che questi siano elargiti.
TheI può essere tua partner nel percorso di trasformazione digitale, possiamo aiutarti a strutturare un progetto ed implementarlo.
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FONTE:
https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/europe-fit-digital-age_en